Schiavi d'Abruzzo Concerto di Max Gazzè
Mercoledì 15 agosto ore 22 Concerto di Max Gazzè Schiavi d'Abruzzo (CH)
Max Gazzè continua con grande successo il “Quindi? Tour 2012” che lo porterà sui palchi delle principali città italiane. Il cantautore romano torna a esibirsi live a grande richiesta, dopo che la prima parte del tour, nei teatri e nei club, ha registrato quasi sempre il tutto esaurito. L’appuntamento a Schiavi di Abruzzo in provincia di Chieti è previsto per mercoledì 15 agosto alle ore 22:00, in Piazza Caduti d’Ungheria, ed è inserito nella programmazione estiva del Ferragosto Schiavese 2012. L’ingresso al concerto sarà completamente gratuito.
La band che accompagnerà il “bassista” Gazzè sul palco sarà composta da: Clemente Ferrari (synth, tastiere e fisarmoniche), Giorgio Baldi (chitarre) e Luca Trolli (batteria e percussioni).
Max Gazzè, uno degli artisti più interessanti della musica italiana: cantautore e musicista completo, come non se ne trovano più di eguale qualità, uno di quelli che, nel live, ritrova tutta la sua carica e la forza suggestiva delle sue canzoni, sul palco vestirà, idealmente, i panni di un antico “cantastorie”, perpetuando così l’arte antica del “racconto in musica”, reso contemporaneo dalle sonorità ricercate, inconsuete, quando serve d’avanguardia. L’esibizione dal vivo dell’artista concederà momenti di pura evasione e la faranno da padrone successi consolidati come “Il solito sesso”, “Una musica puo’ fare”, “La favola di Adamo ed Eva”, assieme ai brani dell’album “Quindi?” da mesi in cima alle classifiche italiane.
Come le peregrinazioni di Ulisse tra le sirene, di Dante tra l’inferno ed il paradiso, di Cristoforo Colombo con le sue caravelle, anche il “viaggio” in musica di Max Gazzè farà sognare e venir voglia di perdersi tra emozioni a volte oniriche, a volte tattili, sempre cariche di suggestione. Le storie delle canzoni di Max sono tutte diverse una dall’altra; raccontano il mondo, luoghi immaginari o idealizzati, altre raccontano l’uomo, le vicende del suo vivere, il viaggio degli amori impossibili e di quelli sublimi, <