Pescara Teatro Circus

03.04.2012 06:17

Dal 3 al 4 aprile "Cyrano di Bergerac" con Alessandro Preziosi Teatro Circus Pescara

Il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand 

La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica ebbe già dalla prima rappresentazione, un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane.
L'opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all'insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. 
La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammiratore temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei.Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

Lo spettacolo
Rostand è forse l'ultimo dei romantici, a metà strada tra Victor Hugo e Victorien Sardou, l’intento è quindi di costruire una commedia tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo, che rifugga il monumentale e il fastoso, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio di Cyrano sa essere, capace com’è di gridare e di piangere con eguale convinzione, e senza privare di risalto e spessore agli altri personaggi, spesso distrattamente appiattiti, dando un’opportunità a giovani talenti emergenti.
Khora.teatro con la scelta del Cyrano prosegue nel solco del fortunato allestimento dell’Amleto nel portare in scena un grande classico del teatro rivolta ad un vasto pubblico popolare, pur strizzando come sempre l’occhio nel confezionamento editoriale ai giovani, che realizza in pieno l’obbiettivo di sintesi di parola e immagine, un’opera per antonomasia del teatro di parola, ma per così dire “lirica” dove la parola sostituisca la musica. 
La traduzione scelta è quella della ormai classica in versi martelliani di Mario Giobbe, cruciale in memorabili allestimenti come quello di Gino Cervi del 1953.
Nell’allestimento di Khora.teatro lo scontroso spadaccino, dal mostruoso naso, anche se ogni allusione metaforica pare essere scomparsa, o quantomeno relegata nella fase di costruzione del personaggio, è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi televisivi e cinematografici, ma soprattutto dal percorso intrapreso con Amleto, che raccoglie la sfida tutta teatrale di mettere in scena lo scrittore e poeta perennemente in bolletta dall'irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua, tutta giocata tra trovate comiche e i giochi di parole, pur raggiungendo tra le vette più alte della poesia ottocentesca.
La produzione oltre che dallo stesso Alessandro Preziosi, come in tutti gli allestimenti di Khora.teatro è curata da Aldo Allegrini e Tommaso Mattei.


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