Pescara Festival della laicità

18.11.2012 09:41

Dal 17 al 18 novembre V ediz. Festival Meditteraneo della Laicità Aurum Pescara

Appuntamento sabato 17 e domenica 18 novembre 2012 presso l'Aurum a Pescara (struttura polifunzionale nei pressi della Riserva naturale Pineta dannunziana) per la quinta edizione del Festival Mediterraneo della Laicità, ideato e promosso dall’Associazione culturale Itinerari Laici di Pescara, nata nel giugno 2006.

Direttore scientifico del Festival è Giacomo Marramao, vice direttore scientifico Cinzia Dato.

Coordinatrice organizzativa è Silvana Prosperi. Direzione scientifica Prof. Giacomo Marramao.

Il V° Festival Mediterraneo della Laicità, con la direzione scientifica di Giacomo Marramao, si svolgerà il 17 e 18 novembre 2012, come le precedenti edizioni, presso l’Aurum a Pescara e avrà per tema Laicità e Critica dell’Economia.

E ‘ stato preceduto da una serie di appuntamenti, svoltisi nei mesi precedenti il Festival, su temi economici, di  violenza di genere ecc. (vedi il sito dell’Associazione Itinerari Laici https://www.itinerarilaici.it/incontri.htm)

Il Festival verrà presentato alla stampa dai soci fondatori dell’Associazione Itinerari Laici, promotrice del Festival, ai “media” in una apposita Conferenza Stampa.

Saranno coinvolti per questa quinta edizione nomi importanti del mondo della cultura, dell’economia e del volontariato, del terzo settore e della cooperazione internazionale, nonché protagonisti d’iniziative ed esperienze del consumo critico e innovativo.

I nostri ospiti ci aiuteranno a comprendere il momento di grande crisi nazionale e mondiale, offrendo una visione laica che possa contribuire sia a “leggere” la crisi, sia a porgere riflessioni dal mondo delle Teorie dello Sviluppo, per conoscere interpretazioni, prospettive ed azioni di superamento e condivisione di strategie operative alternative.

Ci saranno spazi di confronto e testimonianza dai territori sul lavoro che da anni è svolto in logiche e pratiche di consumo solidale e sostenibile, da realtà economiche a forte valenza sociale condivisa e alternativa, ispirate al valore dell’ambiente, della salute, del bene comune e del benessere.

Esempi concreti e vitali di un autentico contributo di critica economica alternativa a quella prevalente, discriminatoria e creatrice di perverse e tracotanti diseguaglianze.

Abbiamo cercato di portare con il tema di quest’anno, Laicità e critica dell’economia, un contributo alla comprensione di nodi strutturali e contingenti che sono sotto gli occhi e nella vita di tutti, con una visione spesso univoca e ineluttabile mentre, applicando il metodo laico del confronto tra differenze di opinioni e pratiche concrete, si scoprono strade alternative spesso di maggiore e migliore impatto sociale, ambientale e redistributivo.

La presenza sia di studiosi, sia di operatori dei settori economici che fanno riferimento a rapporti basati sulla sostenibilità, solidarietà e rispetto dell’ambiente e della salute, porta alla nostra attenzione un mondo d’idee e di azioni concrete che mostrano come possa cambiare il nostro rapporto con un’economia distorta e nemica, per affermare come possibile una dimensione equa e solidale di regolazione e di distribuzione di beni e risorse.

Un’importante iniziativa, nell’ambito del Festival, nata dalla collaborazione col mondo della scuola e insegnanti che portano avanti percorsi di approfondimento di Mainstreaming di Genere, altro campo nell’”economia” della vita di relazione di forte attualità, ci darà occasione di confronto e dialogo con gli studenti del Liceo G. Marconi di Pescara nella mattina di sabato 17 novembre in un “Evento collaterale” al Festival.

Saranno ospiti ed interlocutori: Lidia Menapace, sul tema “ La crisi economica come fatto strutturale” e Luigi Zoja che offrirà una riflessione su “Mito e violenza maschile”, incontro coordinato da Wilma Plevano ed Antonella Astolfi.

Coniugheremo, come costante obiettivo della proposta del Festival Mediterraneo della Laicità, un tema della stretta attualità alla capacità critica, per offrire un terreno di incontro e dibattito teso al superamento dei limiti e delle difficoltà che ci legano.

Avvertiamo quanto sia necessario, utile e costruttivo, questo percorso.

In questo, sentiamo di adempiere ad un compito, mai  esaurito, d’impegno civile, libero, plurale e democratico.

 


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